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Travel Smart: obiettivi di riduzione dei viaggi di lavoro per aziende e università

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Creato il 02.05.2023

I viaggi in aereo fanno ancora parte dell'attività quotidiana di molti uomini d'affari (Foto: Unsplash, Matthew Smith) I viaggi in aereo fanno ancora parte dell'attività quotidiana di molti uomini d'affari (Foto: Unsplash, Matthew Smith)

La riduzione dei viaggi in aereo sarebbe un importante contributo per non aggravare il cambiamento climatico. Per questo motivo, alcune aziende si pongono degli obiettivi di riduzione del numero di viaggi in aereo. Tuttavia, come dimostra la recente pubblicazione della "Classifica Travel Smart" di Transport & Environment, non è sempre così. Delle 322 aziende globali intervistate nel 2019, l'85% non aveva previsto piani di riduzione. La classifica mostra anche che le 10 aziende con il maggior numero di emissioni nel 2019 sono state responsabili di 3,5 milioni di tonnellate di CO2.

L'ATA fa parte degli sponsor internazionali del "Travel Smart Ranking" e ha valutato 40 aziende svizzere nel 2023 utilizzando la stessa metodologia. In questo modo, da visibilità al loro impegno per la protezione del clima nell'ambito dei viaggi d'affari. Mentre Zurigo Assicurazioni e Swiss Re si sono piazzate ai primi posti della classifica internazionale, la maggior parte delle aziende svizzere ha ottenuto risultati mediocri. Oltre a Glencore, anche Migros e Coop e le banche cantonali di Argovia e Lucerna sono in fondo alla lista. Molte altre aziende, inoltre, non hanno comunicato in modo adeguato le emissioni dei loro voli e non hanno fissato pubblicamente obiettivi di riduzione delle emissioni derivanti dai viaggi di lavoro.

Oltre alle aziende, anche le università sono tra le istituzioni con un grande potenziale di riduzione delle miglia aeree. Nella sua prima "Classifica del clima universitario", l'ATA ha analizzato quanto fossero trasparenti le 14 università svizzere in merito alle emissioni di CO2 e se si fossero prefisse degli obiettivi di riduzione. L'Università di Neuchâtel è in testa con l'obiettivo di ridurre del 50% i viaggi in aereo dei suoi dipendenti entro il 2030. Altre cinque università condividono il secondo posto. Con questa classifica, l'ATA vuole incoraggiare le università a fissare obiettivi ambiziosi e a promuoverne il raggiungimento. Come per le aziende, l'obiettivo è quello di tenere le riunioni online, laddove possibile, invece di raggiungere la riunione in aereo o di viaggiare in treno, laddove possibile.

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